Vitigno di origini ignote, inizialmente si pensava fosse un biotipo della Corvina, ma nel 1993 fu iscritto come varietà distinta al Catalogo nazionale delle varietà di vite da vino. Attualmente viene intensamente coltivato nel Veronese e principalmente nelle aree collinari del Bardolino e della Valpolicella. Utilizzato esclusivamente per la vinificazione.
FOGLIA
Grande, allungata, pentagonale, pentalobata, seno peziolare a V aperto, seni laterali superiori profondi, seni laterali inferiori a U o V poco profondi. Denti evidenti.
GRAPPOLO
Grande, piramidale, alato, compatto.
ACINO
Grande, ellissoidale, buccia pruinosa, colore blu scuro.
PESO MEDIO GRAPPOLO
450 grammi
EPOCHE FENOLOGICHE
Germogliamento: tardivo Invaiatura: media
Fioritura: media Maturazione: media - tardiva
GIUDIZIO DEL CLONE
Clone italiano di notevole vigoria, produzione ottima e costante. Fertilità medio - bassa. Adatto ai terreni collinari, alluvionali, ben esposti e ventilati. Sistemi di allevamento consigliati: espansi con potature lunghe. Biotipo sensibile alla botrite e alla peronospora.